945 giorni dopo, Lewis Hamilton vince il gran premio di casa. È la sua nona vittoria a Silverstone, un record assoluto. Non vinceva da Arabia Saudita 2021.
Un grande weekend per la Mercedes che si conclude con questo successo tanto atteso.
Già da qualche settimana si era visto il grande miglioramento da parte della scuderia di Brackley e in questi ultimi weekend ne abbiamo avuto la conferma. Il sabato delle qualifiche di Silverstone si è concluso con una prima fila tutta Mercedes e la pole di George Russell che in gara parte bene ma è purtroppo costretto al ritiro da un problema idraulico. La scuderia tedesca però porterà a casa la seconda vittoria dell’anno con Lewis Hamilton, grazie anche a un grande team, che sa come vincere.
Per quanto riguarda la McLaren, ora è diventata lei la scuderia da battere. La macchina è la più veloce in pista ma nonostante ciò il team non riesce a vincere a causa di strategie sbagliate, incidenti di gara e un po’ di sfortuna. Anche a Silverstone si commettono degli errori, sia con il pilota Piastri per evitare un doppio pit stop ma anche con Norris montando a fine gara gomme soft quando i dati davano favorite le gomme medie. Proprio a causa di quest’ultima scelta, il pilota della McLaren a pochi giri dalla fine verrà sorpassato da Max Verstappen e porterà a casa solo una terza posizione.
La Redbull in queste ultime gare sembra un po’ sottotono, ma il suo pilota di punta Max Verstappen anche stavolta ha dimostrato le sue grandi qualità arrivando al traguardo secondo mentre il suo compagno di squadra Sergio Perez è soltanto 17esimo, anche a causa di un errore commesso in qualifica.
Infine una parentesi sulla Ferrari. Dopo la vittoria di Monaco, la scuderia di Maranello naviga nel buio ormai da 4 gare. Gli aggiornamenti portati a Barcellona non hanno dato i risultati sperati, tant’è che si è tornati alla vecchia configurazione di Imola. Dopo una qualifica che ha messo fuori dal Q3 il pilota monegasco, anche la sua gara è stata un vero inferno. Un pit stop troppo anticipato l’ha portato a guidare con gomme intermedie su una pista asciutta. Il tempo perso non l’ha mai recuperato e infatti al traguardo è soltanto 14esimo. Per il suo compagno di squadra non ci sono intoppi, ma la sua quinta posizione fa pensare che in casa Ferrari si debbano portare delle soluzioni al più presto.
Nonostante l’ennesima gara disastrosa la classifica costruttori rimane invariata, ma McLaren e Mercedes sono sempre più vicine.
Dopo Silverstone, il circus si sposta in Ungheria, una pista con ben 14 curve e solo 3 rettilinei che mette a dura prova i piloti. Un bilanciamento ottimale della monoposto e una buona trazione saranno fondamentali per trionfare a Budapest. La favorita è sempre McLaren, ma potrebbero esserci delle sorprese.
Si corre domenica 21 luglio.