
LA LEGGE DEL PIÙ FORTE
A Melbourne vige la legge di Sinner. Il numero 1 del mondo bissa il successo dello scorso anno, spazza via Zverev in finale e mette la firma sul suo terzo major

Ph. Jannik Sinner HQ via X ©
Jannik Sinner impone in Australia la legge del numero 1. La sua legge, quella che vige sul circuito ormai da un anno intero e che lo ha visto issarsi al vertice del ranking mondiale relegando la concorrenza a distanze siderali. Record su record per il 23enne di Sesto Val Pusteria che diventa il primo italiano a vincere tre prove dello slam. La conferma a Melbourne è una consacrazione definitiva oltre che una prova di forza autentica che gli ha permesso di primeggiare reggendo la pressione di essere il favorito e di dover difendere il titolo conquistato l’anno prima. Un bis messo in discussione forse solo da Holger Rune nell’ottavo di finale in cui Sinner è stato sottoposto a una dura prova dall’avversario e da una condizione fisica che per una parte importante del match sembrava non sostenerlo. Superato l’ostacolo il campione azzurro è volato verso la vittoria da allora mai in dubbio neppure in una finale in cui Sascha Zverev è sembrato realmente in partita soltanto nel secondo parziale.

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La marcia di Jannik sul cemento sembra inarrestabile, frutto di un dominio che lo ha portato a vincere gli ultimi tre slam disputati su quella che è senza dubbio la superficie a lui più congeniale. La stessa su cui potrà provare nei prossimi due mesi a mettere in bacheca altri trofei e punti utili alla sua classifica. I suoi tifosi lo attenderanno poi al ritorno in Europa. Sarà infatti nei mille sul rosso ma soprattutto al Rolad Garros e a Wimbleon che capiremo se il numero 1 del mondo sarà capace di dominare anche sulla terra del Roland Garros e sull’erba di Wimbledon, superfici in cui finora il grande acuto è mancato. Gli avversari lo marcheranno stretto e daranno battaglia per provare a togliergli lo scettro. Quella che si è aperta in Australia è una stagione che si annuncia ricca di spunti di interesse, capace di esaltare sempre più gli appassionati. Solo sullo sfondo, per ora, l’ombra del caso Clostebol. Inutile parlarne, almeno fino al 17 aprile. Fino ad allora godiamoci questo fantastico presente.

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